L’associazione
Culturale casertana Borbonica di Terra di Lavoro,
presieduta dal dr. Pompeo De Chiara, ha suggellato
un altro passo importante per la divulgazione
di un’ “ALTRA STORIA” ovvero
per la rivisitazione dell’epopea risorgimentale
scritta questa volta, non dai vincitori, bensì
dai vinti. Sabato 31 marzo u.s., presso l’Istituto
Tecnico Industriale “F. Giordani”
di Caserta, al cospetto di una numerosa scolaresca,
il nostro responsabile ha rappresentato le ragioni
dei vinti con una didattica espositiva che ha
catturato l’attenzione dei ragazzi: si
è partiti dalla proiezione del bellissimo
cortometraggio “Napoli Capitale”
di Mauro Caiano e Marina Salvadore, e si è
poi passati alla visione, tramite tecniche multimediali,
delle ragioni storiche, culturali ed economiche,
che portarono il Sud Italia ad una massiccia
insorgenza contro quella che fu ritenuta, e
non a torto, una vera e propria invasione e
colonizzazione piemontese (furono impiegati
circa 120.000 soldati del regno sabaudo) con
il pretesto di unire l’Italia e, soprattutto,
di sconfiggere dei malviventi briganti. Si sa,
ormai, che ci furono molte influenze legittimiste
in quelle insorgenze popolari con la presenza
di personaggi fedeli non solo alla casata Borbone
Due Sicilie (Borjes, De Christen, Crocco…),
defenestrata da un Regno con un’omogeneità
culturale quasi millenaria, ma fedeli ad un
idea cattolica che doveva quanto meno illuminare
il cammino dei regnanti dell’epoca.
Contro il nostro Stato cattolico duosiciliano,
tra i più importanti dell’Europa
dell’800, lottarono per diverse ragioni
la Massoneria inglese e quella italiana a cui
apparteneva gran parte dell’establishment
piemontese e Garibaldi in testa. E che quest’ultimo
fosse Massone, ormai, è provato anche
dai suoi stessi adulatori (definì il
Papa Pio IX “un metro cubo di letame”:
Giuseppe Garibaldi, (1807 – 1882) fu iniziato
Massone, in Montevideo, nell'agosto del 1844,
nella Loggia "Les Amis de la Patrie"
dipendente della Gran Loggia della Francia,
come da documenti che conserva la Gran Loggia
della Massoneria dell'Uruguay nel suo Archivio
Storico (http://www.masoneria-uruguay.org/garibaldi.htm)
In Italia si è organizzato, addirittura,
un concorso “scolastico” indetto
dalla Massoneria di Palazzo Vitelleschi (Gran
Loggia d'Italia - Massoneria universale di rito
scozzese) sulla figura dell’eroe dei due
mondi che culminerà con una premiazione
a Genova il 28 aprile prossimo - Genova, 21
feb. 2007 – agenzia Adnkronos - «Primo
Massone d‘Italia» (grado 33 ad personam
per i grandi servigi resi a calderai, a carbonari
e settarii simili, in sintesi alla Massoneria
- vedasi anche il link http://www.brigantaggio.net/brigantaggio/Personaggi/Garibaldi06.htm
- (Per una recente biografia di Garibaldi vedasi:
Luciano Salera: Garibaldi, Fauché e i
Predatori del Regno del Sud – La vera
storia dei piroscafi Piemonte e Lombardo nella
spedizione dei Mille, Controcorrente edizioni,
Napoli 2006, pp. 542 - “Gennaro De Crescenzo:
Contro Garibaldi – Appunti per demolire
il mito di un nemico del sud, Editoriale il
giglio, Napoli 2006, pp. 103 - Gilberto Oneto:
L’iperitaliano, Eroe o cialtrone? Biografia
senza censure di Giuseppe Garibaldi, il Cerchio,
Rimini 2006, pp. 324).
La Massoneria è antitetica alla dottrina
clericale non solo perché ha sempre tramato
contro ma fin dai primi documenti pontifici
in materia, ed in particolare nella Enciclica
«Humanum Genus» di Leone XIII (20
aprile 1884), il Magistero della Chiesa ha denunciato
nella Massoneria idee filosofiche e concezioni
morali opposte alla dottrina cattolica: «Ricordiamoci
che il cristianesimo e la massoneria sono essenzialmente
inconciliabili, così che iscriversi all’una
significa separarsi dall’altra».
Purtroppo sono state organizzate varie manifestazioni
scolastiche, pagate con denaro pubblico, per
“celebrare” la nascita di questo
presunto eroe ma, fortunatamente, ci sono in
atto altre manifestazioni, come la nostra (disponibile
gratuitamente per le istituzioni scolastiche
che la richiedano), che tendono a ripristinare
una verità propagandata sempre incompletamente.
Tornando alla manifestazione scolastica presso
l’ ITIS “F. Giordani” di Caserta
si può dire con soddisfazione che, grazie
anche all’ausilio della prof. Silvana
Virgilio ed al prof. De Simone Lorenzo, si sia
potuto svolgere una “Contro Storia”
al fine ultimo di dare ai discenti uno strumento
aggiuntivo per una “autonoma e completa
critica” di quella tragica epopea.
Ha chiuso in bellezza, l’intervento dell’attento
studioso dirigente scolastico dr. Villari Francesco
che ha invitato nuovamente il dr. De Chiara
per completare un confronto obiettivo con gli
studenti su quegli argomenti risorgimentali
oggetto sempre di vivaci discussioni ma necessario
per la Conoscenza in genere e per quella della
Storia in particolare.
Mario Mezzo segretario dell’Associazione
Culturale Borbonica di Terra di Lavoro –
Caserta
pompeodechiara@virgilio.it
http://www.associazioneborbonicaterradilavoro.eu/index.html
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